Una mostra virtuale

La chiusura forzata dei musei, se da un lato ha rappresentato una pesante restrizione per l’accesso alla cultura, dall’altro ha stimolato la Fondazione Museo storico del Trentino a ideare, per la prima volta, dei percorsi virtuali che permettessero di godere, seppure in maniera totalmente differente, di alcuni contenuti presenti nei propri spazi, mantenendo così acceso il dialogo con il pubblico.

Le tecnologie digitali sono state sfruttate per la mostra “Chiara Lubich, Città Mondo”, allestita presso le Gallerie a Trento nell’ambito delle celebrazioni per il centenario della nascita di Chiara Lubich, e per “A colpi di matita: la Grande Guerra nella caricatura”, una mostra itinerante organizzati nella ricorrenza del centenario della prima guerra mondiale che ha visto la collaborazione, tra gli altri enti ed istituzioni, della Associazione culturale “Francesco Gelmi di Caporiacco.

Il primo allestimento della mostra risale alla tarda estate del 2014, a Folgaria; dopo questa prima tappa la mostra ha girato in tutta Italia toccando altre 16 località. Il suo viaggio si è concluso nel 2020 con il ritorno a Trento e l’allestimento presso Torre Vanga. A questo punto è sembrato giunto il momento di pensionare il progetto, ma proprio la fortuna incontrata dalla mostra, la bontà della formula adottata e la nuova situazione insorta a causa dell’emergenza sanitaria, hanno suggerito di far rivivere i suoi contenuti in modalità virtuale.

Ne è nata una proposta intimamente diversa, poiché le potenzialità offerte dal mezzo informatico hanno permesso di attivare letture trasversali e una visione più dettagliata delle immagini. Così, pur ripetendosi l’organizzazione in anni delle 310 illustrazioni selezionate e la rigida sequenza cronologica, al tempo stesso è stata offerta la possibilità di passarle in rassegna accorpandole per autore o per rivista di pubblicazione. Le immagini possono poi essere analizzate con una funzione di lente d’ingrandimento che ne svela tanti piccoli dettagli narrativi o particolari accorgimenti grafici. Una propria e vera scoperta che la precedente modalità rendeva meno agevole. È stata poi aggiunta una pagina di cosiddetti contenuti speciali che comprende video, immagini, articoli e documentazione promozionale relativi alle varie tappe di questa sorta di giro della mostra attraverso l’Italia: una “storia nella storia” proposta non a fini celebrativi ma per documentare il sentimento che ha ispirato il progetto e quanto perseguito a monte dalla Fondazione: l’intento non tanto di celebrare sull’onda di una retorica mai sopita gli aspetti politico-nazionali, quanto di ricordare la tragedia che la guerra rappresentò per milioni e milioni di individui senza distinzione di nazionalità, lingua, cultura e religione. La caricatura, al pari di altre espressioni del periodo, è apparsa significativa non solo per l’importanza degli artisti coinvolti, ma anche per l’efficacia del messaggio che da essa traspariva se spogliata di ogni divisa, patria o bandiera di copertura. I colpi di matita prima di mirare al nemico puntano a denunciare e additare i disastri della guerra di Goyana memoria.

Trento, 20 maggio 2020

Link